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"OltreLario": i media alla prova del fact checking

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💬 <<... solo un milione di euro è destinato al "capitolo" sci [dei 5 milioni di fondi pubblici, N.d.R.] ... due milioni sono destinati al recuper0 della ex "Colonia Bonomelli" ... che non c’entra niente con gli impianti di risalita ... il terzo milione è destinato a ristrutturare l’Alpe del Borgo ... anche per mantenere le mucche al pascolo ... il quarto milione serve a realizzare un invaso artificiale ... per raccogliere l’acqua nei periodi di siccità e in caso di incendio boschivo ... l'ultimo milione serve a dismettere il novanta per cento degli ex impianti di risalita e a convertire lo skilift della pista "Baby" in tapis roulant ... quindi, non abbiamo nessun investimento milionario sugli impianti di risalita ...>>. (Angelo Barindelli, Sindaco di Bellagio, a "L'Aria Che Tira" del 4 Dicembre 2023, La7)


💬 <<... a oggi non è ancora stato approvato il [progetto, N.d.R.] preliminare, che riguarda il complesso dei 5 milioni di euro ... meno del 10%, quindi la dismissione di più del 90% [degli impianti, N.d.R.] e la conversione in tapis roulant, che è più sostenibile, dell'unico tratto che rimane in un canalone a nord ...>>. (Angelo Barindelli, Sindaco di Bellagio, Intervista a"Tgr Lombardia" del 16 Gennaio 2024, edizione delle ore 19:30RAI3)


L'"Accordo AREST" Ã¨ stato approvato nel 2022 al fine di realizzare il progetto "OltreLario" con 2.060.000 euro di soldi pubblici, messi a disposizione da Comunità Montana del Triangolo Lariano e Regione Lombardia.

L'"Accordo AREST" è un programma regionale di rilancio economico, che sostiene interventi pubblico-privati per favorire il rilancio dell’attrattività e della competitività dei territori e delle imprese. I firmatari sono: Comunità Montana del Triangolo Lariano, Regione Lombardia, Comune di Bellagio e Lago di Como GAL scarl.


L'"Accordo AREST" Ã¨ accompagnato da un piano economico-finanziario, che ripartisce così le spese inerenti alle azioni di intervento per il rilancio del comprensorio sciistico del Monte San Primo, descritte nel "Progetto di fattibilità tecnica ed economica", redatto dall’Ing. Tomaso Invernizzi in data Settembre 2022 (Rif.: "726_PFTE-AREST"):


- circa 442 mila euro per l'acquisto e la posa in opera di quattro tapis roulant per il trasporto sulle piste da sci ("Tapis Borgo 1", "Tapis Borgo 2", "Tapis Pianone", "Tapis Bob"); 


- circa 538 mila euro per la realizzazione di un impianto di innevamento artificiale con annesso bacino di accumulo;


- circa 92 mila euro per la realizzazione di opere di regimazione idraulica;


- circa 111 mila euro per la riqualificazione delle piste da sci ("Baby Pianone", "Baby Park", "Pista Bob", "Pista del Borgo");


- circa 120 mila euro per la fornitura e la posa in opera di giochi estivi: 2 piste di "tubing", pista biglie, attrezzature ludiche (altalene, scivoli, dondolo, ecc.);


- circa 75 mila euro per la realizzazione di nuovi parcheggi;


- circa 30 mila euro per la sistemazione sentieristica;


- circa 60 mila euro per promozione e comunicazione;


- circa 590 mila euro per spese tecniche, collaudi, indagini e relazioni geologiche, IVA sui lavori.


La "Stima dei lavori" del "Progetto di fattibilità tecnica ed economica" articola ulteriormente le voci di spesa di cui sopra. In particolare, la voce di spesa inerente alla riqualificazione delle piste da sci (circa 111 mila euro) comprende anche una sotto-voce di 25 mila euro per: 

- la rimozione completa della sciovia a fune alta "Pianone" (pali e stazioni di partenza e arrivo);
- la rimozione parziale della sciovia a fune alta "Terrabiotta" (stazione di partenza e primo sostegno), non funzionante dall'anno 1998 per scadenza di vita tecnica.

Non è affatto contemplata la rimozione della sciovia a fune alta "Forcella", non funzionante dall'anno 2016 per mancanza di revisione generale ed utilizzata negli ultimi anni sia per lo sci da discesa (due piste rosse e una pista nera) sia per il bike-downhill.

Non è prevista la ristrutturazione dei fabbricati rurali dell’Alpe del Borgo, peraltro già restaurati circa dieci anni fa, utilizzando i fondi messi a disposizione dall'Unione Europea, e mai utilizzati per attività agro-pastorali, dopo i lavori di restauro.


Tirando le somme, il capitolo di spesa inerente allo sci da discesa ammonta a circa 1 milione e 700 mila euro e comprende:
- la realizzazione di quattro nuovi impianti di risalita (tapis roulant: "Tapis Borgo 1", "Tapis Borgo 2", "Tapis Pianone", "Tapis Bob");
- la rimozione completa di uno solo dei tre vecchi skilift ("Pianone");

- la riqualificazione di quattro piste da sci già esistenti ("Baby Pianone", "Baby Park", "Pista Bob", "Pista del Borgo");

- la realizzazione di un impianto di innevamento artificiale con annesso bacino di accumulo;

- la realizzazione di opere di regimazione idraulica;

- spese tecniche, collaudi, indagini e relazioni geologiche.


In totale, considerando anche le spese per la realizzazione di nuovi parcheggi, per la realizzazione dei giochi estivi, per la sistemazione sentieristica e per la promozione e la comunicazione, si tratta di 2 milioni e 60 mila euro, a cui vanno aggiunti altri 3 milioni di euro, stanziati dal Ministero dell’Interno, sempre per il rilancio del comprensorio sciistico del Monte San Primo. E i soldi, in quest'ultimo caso, sono stati assegnati senza neanche un progetto, sulla base della sola fiducia.


Giusto per dare le proporzioni, se si volesse scorporare la voce di spesa inerente alla rimozione dei vecchi skilift (25 mila euro) dal capitolo di spesa relativo ai nuovi "impianti" per lo sci da discesa (circa 1 milione e 700 mila euro), la "dismissione" dei vecchi "impianti" ammonterebbe ad un misero 1,21% (su un totale complessivo di 2 milioni e 60 mila euro).

💬 <<... il nostro progetto è dismettere circa tre chilometri di piste e tenerne solo circa trecento metri, ovvero il tracciato della pista "Baby" ...>>. (Angelo Barindelli, Sindaco di Bellagio, a "L'Aria Che Tira" del 4 Dicembre 2023, La7)


💬 <<... erroneamente, nell'ambito dei cinque milioni di euro di finanziamento, il famoso progetto di riqualificazione del San Primo viene presentato dagli ambientalisti come un programma per la realizzazione di nuovi impianti sciistici, mentre non c'è nessun nuovo impianto ... questi signori, che si autoproclamano difensori esclusivi dell'ambientalismo, penso che non abbiano alcun argomento ...>>. (Angelo Barindelli, Sindaco di Bellagio, a "Diritto e rovescio" del 7 Dicembre 2023, Mediaset)


💬 <<... noi vogliamo mantenere solo questa piccola area [la pista "Baby Pianone", N.d.R.], poco più che una pista del ghiaccio per bambini ... non c'è nessun pericolo per la natura ...>>. (Angelo Barindelli, Sindaco di Bellagio, a "Diritto e rovescio" del 7 Dicembre 2023, Mediaset)


💬 «... l'intervento riguarda, anzitutto, la dismissione di oltre il novanta per cento delle piste esistenti e la semplice conversione di una in tapis roulant ...». (Angelo Barindelli, Sindaco di Bellagio, Intervista al Tg3 del 3 Gennaio 2024, edizione delle ore 19, RAI3)


💬 «... a oggi non è ancora stato approvato il [progetto, N.d.R.] preliminare, che riguarda il complesso dei 5 milioni di euro ... meno del 10%, quindi la dismissione di più del 90% [degli impianti, N.d.R.] e la conversione in tapis roulant, che è più sostenibile, dell'unico tratto che rimane in un canalone a nord ...». (Angelo Barindelli, Sindaco di Bellagio, Intervista a "Tgr Lombardia" del 16 Gennaio 2024, edizione delle ore 19:30RAI3)


L'"Accordo AREST" Ã¨ stato approvato nel 2022 al fine di realizzare il progetto "OltreLario" con 2.060.000 euro di soldi pubblici, messi a disposizione da Comunità Montana del Triangolo Lariano e Regione Lombardia.

Il "Progetto di fattibilità tecnica ed economica", redatto dall’Ing. Tomaso Invernizzi in data Settembre 2022 (Rif.: "726_PFTE-AREST") è parte integrante e sostanziale dell'"Accordo AREST".


Nella "Relazione tecnica illustrativa" del "Progetto di fattibilità tecnica ed economica" si  prevedono:
- la sostituzione dello skilift esistente ed in disuso sulla pista "Baby Pianone" con l'acquisto e la posa in opera di quattro nuovi tapis roulant ("Tapis Borgo 1", "Tapis Borgo 2", "Tapis Pianone", "Tapis Bob") per il trasporto sulle piste da sci esistenti;
- la riqualificazione delle piste da sci: "Baby Pianone", "Baby Park", "Pista Bob", "Pista del Borgo".


Nella "Stima dei lavori", allegata alla "Relazione tecnica illustrativa" di cui sopra, si prevedono:
- la rimozione completa della sciovia a fune alta "Pianone" (pali e stazioni di partenza e arrivo);
- la rimozione parziale della sciovia a fune alta "Terrabiotta" (stazione di partenza e primo sostegno), non funzionante dall'anno 1998 per scadenza di vita tecnica.

Non è affatto contemplata la rimozione della sciovia a fune alta "Forcella", non funzionante dall'anno 2016 per mancanza di revisione generale ed utilizzata negli ultimi anni sia per lo sci da discesa (due piste rosse e una pista nera) sia per il bike-downhill.

Nel complesso, gli interventi previsti per lo sci da discesa comprendono:
- la realizzazione di quattro nuovi impianti di risalita (tapis roulant: "Tapis Borgo 1", "Tapis Borgo 2", "Tapis Pianone", "Tapis Bob");
- la rimozione completa di uno solo dei tre vecchi skilift ("Pianone");

- la riqualificazione di quattro piste da sci già esistenti ("Baby Pianone", "Baby Park", "Pista Bob", "Pista del Borgo");

- la realizzazione di un impianto di innevamento artificiale con annesso bacino di accumulo;

- la realizzazione di opere di regimazione idraulica;

- spese tecniche, collaudi, indagini e relazioni geologiche.


Giusto per dare le proporzioni, se si volesse scorporare la voce di spesa inerente alla rimozione dei vecchi skilift dal capitolo di spesa relativo ai nuovi "impianti" per lo sci da discesa, la "dismissione" dei vecchi "impianti" ammonterebbe ad un misero 1,21% sul totale complessivo degli interventi, che comprendono anche le spese per la realizzazione di nuovi parcheggi, per la realizzazione dei giochi estivi, per la sistemazione sentieristica e per la promozione e la comunicazione.


💬 <<... il terzo milione [dei 5 milioni di fondi pubblici, N.d.R.] Ã¨ destinato a ristrutturare l’Alpe del Borgo, un alpeggio che serve ad avere un minimo di redditività per i gestori e anche a mantenere le mucche al pascolo presso il San Primo ...>>. (Angelo Barindelli, Sindaco di Bellagio, a "L'Aria Che Tira" del 4 Dicembre 2023, La7)


I fabbricati rurali, situati all’Alpe del Borgo, erano già stati restaurati circa dieci anni fa, utilizzando i fondi messi a disposizione dall'Unione Europea. Non sono mai stati utilizzati per attività agro-pastorali, dopo i lavori di restauro. In ogni caso, poichè il turismo sportivo per lo sci da discesa è del tutto incompatibile con le attività agro-pastorali, è presumibile che i fondi pubblici, se utilizzati per ristrutturare gli edifici, serviranno soltanto a realizzare un'area di ristoro per i turisti.


💬 <<... il quarto milione [dei 5 milioni di fondi pubblici, N.d.R.] serve a realizzare un invaso artificiale, da utilizzare per raccogliere l’acqua nei periodi di siccità e in caso di incendio boschivo ...>>. (Angelo Barindelli, Sindaco di Bellagio, a "L'Aria Che Tira" del 4 Dicembre 2023, La7)


La richiesta di acqua (e di energia) per produrre la neve artificiale aumenta di anno in anno, a causa dei cambiamenti climatici. I giorni buoni per produrre neve sono sempre di meno (i cosiddetti "giorni-neve", in cui la temperatura rimane costantemente sotto i meno due gradi) ed è necessaria sempre più acqua da "sparare" con i "cannoni" in brevi periodi di tempo. Di qui, l'esigenza di realizzare in quota i bacini artificiali di accumulo, che non sono dei semplici laghetti, bensì comportano un grande impatto ambientale.

Basti pensare che il San Primo è caratterizzato storicamente dalla scarsità di acqua (a dispetto delle numerose sorgenti, presenti lungo le pendici del Monte San Primo), a cui nel passato si suppliva abbastanza efficacemente, ricorrendo alle pozze di abbeverata per gli animali da pascolo, chiamate "bolle". Infatti, il suolo carsico, molto drenante, determina la rapida infiltrazione delle precipitazioni in profondità e, tramite sistemi carsici solo parzialmente conosciuti, trasferisce le acque di infiltrazione alle sorgenti a valle. Sotto al Pian del Tivano, ai piedi dell’altro versante del San Primo, si sviluppa uno dei maggiori sistemi carsici d’Italia, caratterizzato da decine di cavità con uno sviluppo complessivo di oltre 80 km e con notevoli profondità. Alcuni test di tracciamento hanno evidenziato che la maggior parte delle acque del territorio del San Primo confluiscono a Nesso, presso le sorgenti a lago.


E' demagogico affermare che l'invaso artificiale, di cui è prevista la realizzazione, servirà anche per spegnere gli eventuali incendi boschivi o per abbeverare i capi di bestiame nei periodi di siccità o per svolgere attività ludico-ricreative nei mesi estivi.

Come sostiene il Centro italiano per la riqualificazione fluviale (Cirf), gli invasi per l’innevamento artificiale rappresentano un esempio di approccio insostenibile all'uso dell'acqua nel contesto dei cambiamenti climatici, nonchè una causa diffusa di consumo di suolo e di alterazione delle portate dei corpi idrici. I bacini artificiali sono, sostanzialmente, interventi monofunzionali, come mostra la realtà degli invasi esistenti, perché i diversi obiettivi a cui possono teoricamente contribuire sono tra loro conflittuali e, nella pratica, si possono raggiungere solo molto parzialmente. Il luogo migliore dove stoccare l’acqua è la falda acquifera, la cui ricarica controllata determina un ampio ventaglio di benefici, oltre a quello dello stoccaggio. Per ricaricare la falda sono, inoltre, necessari interventi molto meno impattanti e costosi.

 

💬 <<... noi intraprendiamo questa iniziativa anche per creare delle occasioni per i nostri ragazzi di fare sport ... noi qui abbiamo la canottieri, il campo di calcio e le piste da sci ... noi non facciamo un bilancio economico della redditività dell'impianto con i turisti ... noi facciamo la redditività sui nostri ragazzi ...>>. (Angelo Barindelli, Sindaco di Bellagio, a "L'Aria Che Tira" del 4 Dicembre 2023, La7)


💬 <<... l'innevamento della pista baby consentirà ai nostri ragazzi e a chi vuole di poter fare dello sport invernale ...>>. (Angelo Barindelli, Sindaco di Bellagio, a "La Provincia" del 2 Marzo 2024)


Sia che si trattasse di incrementare il turismo sportivo sia che si trattasse di creare nuove opportunità per i giovani di praticare lo sport, sarebbe meglio investire i fondi pubblici su attività più sostenibili e rispettose dell'ambiente, come lo sci-alpinismo, da praticare quando nevica in inverno, e l'escursionismo, da praticare in tutte le stagioni, con le ciaspole quando nevica. Giusto per dare le proporzioni, sarebbe di soli 30 mila euro l’investimento pubblico previsto dal progetto "OltreLario" per la manutenzione dei sentieri escursionistici. Su un totale di due milioni di euro di fondi pubblici, si tratterebbe di un misero 1,46%.


Pertanto, è demagogico presentare le azioni di intervento per rilanciare lo sci da discesa, come se facessero parte di un progetto di valenza sociale per la collettività. Se si vuole davvero pensare al bene delle future generazioni, non si può continuare a consumare irragionevolmente un bene primario non riproducibile, quali sono le risorse naturali.

💬 <<... noi vogliamo mantenere solo questa piccola area [la pista "Baby Pianone", N.d.R.], poco più che una pista del ghiaccio per bambini ... non c'è nessun pericolo per la natura ...>>. (Angelo Barindelli, Sindaco di Bellagio, a "Diritto e rovescio" del 7 Dicembre 2023, Mediaset)


💬 <<... i cannoni sparaneve sono solo due e serviranno la pista "Baby" ... se farà troppo caldo, li sposteremo  in quota ...>>. (Angelo Barindelli, Sindaco di Bellagio, a "Diritto e rovescio" del 7 Dicembre 2023, Mediaset)


💬 «... noi siamo perfettamente consapevoli che siamo in una fase di cambiamento climatico e quella piccola parte di innevamento artificiale della pista "Baby" assomiglia al riscaldamento artificiale di un palazzetto dello sport o di una piscina ...». (Angelo Barindelli, Sindaco di Bellagio, Intervista al Tg3 del 3 Gennaio 2024, edizione delle ore 19, RAI3)


💬 <<... Non vuol dire nulla se nevica, l'innevamento artficiale si fa dove non nevica e, comunque, le temperature lo permettono. Il costo dei cannoni spara neve equivale a quelli per una piscina riscaldata o per una palestra ...>>. (Angelo Barindelli, Sindaco di Bellagio, a "La Provincia" del 2 Marzo 2024)


L'innevamento artificiale non è affatto una pratica sostenibile di adattamento ai cambiamenti climatici, poichè comporterebbe massicci consumi di acqua, energia e suolo in un territorio di grande pregio naturale e culturale, qual è il Monte San Primo, e in un epoca di grandi cambiamenti climatici, come quella che stiamo vivendo ai giorni nostri. 

Secondo le ultime stime di Legambiente (report "Nevediversa" 2023), il costo della produzione di neve artificiale sta lievitando sempre di più, passando dai 2 euro circa a metro cubo del 2021-2022, ai 3-7 euro al metro cubo nella stagione 2022-2023. Come punto di riferimento per le cifre indicate nel dossier, sono stati utilizzati alcuni studi internazionali, che forniscono delle stime d'insieme, non essendo disponibili delle indagini complete su scala nazionale.


Ma, più che ai numeri suddetti, dovremmo guardare a quanto sta aumentando la richiesta di acqua (e di energia) per produrre la neve artificiale. Questa richiesta aumenta di anno in anno, perché i giorni buoni per produrre neve sono sempre di meno (i cosiddetti "giorni-neve", in cui la temperatura rimane costantemente sotto i meno due gradi) ed è necessaria sempre più acqua da "sparare" con i "cannoni" in brevi periodi di tempo. Di qui, l'esigenza di realizzare in quota i bacini artificiali di accumulo, che non sono dei semplici laghetti, bensì comportano un grande impatto ambientale.

Pertanto, è demagogico paragonare i costi sia economici sia ambientali, sostenuti per l'innevamento artificiale delle piste da sci, a quelli necessari per pagare le spese di riscaldamento (o raffrescamento) degli impianti sportivi e/o ludici, che sono realizzati nelle aree urbane.

💬 <<... meno del 10%, quindi la dismissione di più del 90% [degli impianti, N.d.R.] e la conversione in tapis roulant, che è più sostenibile, dell'unico tratto che rimane in un canalone a nord, dove le temperature sono compatibili con il mantenimento della neve ...>>. (Angelo Barindelli, Sindaco di Bellagio, Intervista a"Tgr Lombardia" del 16 Gennaio 2024, edizione delle ore 19:30RAI3)


La sostituzione di vecchi skilift con nuovi tapis roulant non è affatto una pratica sostenibile dal punto di vista ambientale, poichè comporterebbe nuovo consumo di suolo, in un territorio di grande pregio naturale e culturale, qual è il Monte San Primo.

Inoltre, a causa dei cambiamenti climatici sono quasi sempre sopra lo zero termico le temperature del "canalone" in cui si trovano le piste da sci, che si vorrebbero riqualificare ("Baby Pianone", "Baby Park", "Pista Bob", "Pista del Borgo"). 


La medio-bassa altitudine dell’area di progetto (Alpe del Borgo), la sempre più frequente assenza di precipitazioni nevose e l’aumento della temperatura nelle Alpi e nelle Prealpi - sia esso naturale o causa dell’effetto serra, generato dall’inquinamento antropico - riducono la durata della neve al suolo, tanto quella caduta dalle nubi quanto quella artificiale, sparata dai "cannoni".

E' un ragionamento miope ed anacronistico prevedere di investire le risorse pubbliche in nuovi impianti, che sarebbero posti ad un'altitudine di circa 1.200 m, dove si prevede che nevicherà sempre meno ed in modo sempre più frammentario. Lo affermano in modo inequivocabile gli studi scientifici dei climatologi, degli scienziati e dei ricercatori (ad esempio, lo studio del 2021 dell'EURAC di Bolzano). A questo proposito, ricordiamo che gli stessi climatologi sconsigliano fortemente di investire in nuovi impianti sciistici al di sotto dei duemila metri, anche con innevamento artificiale, che ha comunque bisogno di acqua, di freddo e di energia: tutti elementi non scontati.


Pertanto, è demagogico presentare le azioni di intervento per rilanciare lo sci da discesa, come se facessero parte di un progetto virtuoso, caratterizzato da sostenibilità ambientale e riguardante un'area con temperature compatibili per il mantenimento della neve.

Fonti:

✅ Video di Tg3 del 03/01/2024, edizione delle ore 19, RAI3; "L'Aria Che Tira" del 4/12/2023, La7; "Diritto e rovescio" del 07/12/2023, Mediaset: 

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https://bellagiosanprimo.com/rassegna-video-nazionale/


✅ Video del Tgr Lombardia del 16/01/2024, edizione delle ore 19;30, RAI3: 

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https://bellagiosanprimo.com/rassegna-video-locale/

✅ Deliberazione della Giunta del Comune di Bellagio n. 159 del 10/11/2022 - Approvazione schema AREST:

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https://bellagiosanprimo.com/oltrelario/


✅ Contributo del Ministero dell’Interno al comune di Bellagio (CO) per la riqualificazione del compendio del Monte San Primo:

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https://dait.interno.gov.it/documenti/decreto-fl-09-02-2022-bellagio.pdf


✅ Pubblicazione Bankitalia: "Turismo invernale e cambiamento climatico":

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https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/qef/2022-0743/index.html


✅ Dati di misura d'innevamento in Alto Adige e sulle Alpi

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https://www.eurac.edu/it/dossiers/dossier-neve-alto-adige-alpi/


✅ Report Legambiente "Nevediversa" 2023:

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https://www.legambiente.it/comunicati-stampa/nevediversa-2023-i-dati-del-nuovo-report/


✅ Comunicato stampa CIRF. Siccità, perché costruire nuovi invasi non può essere la soluzione:

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https://www.cirf.org/siccita-costruire-nuovi-invasi-non-puo-essere-la-soluzione/


✅ Video della Federazione Speleologica Lombarda per celebrare 20 anni di esplorazioni speleologiche al Pian del Tivano:

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https://www.scintilena.com/20-anni-di-esplorazioni-speleologiche-a-pian-del-tivano-ricordate-dagli-speleologi-con-un-video-su-youtube/05/04/

Articoli e pagine di approfondimento:

✅ Articoli del nostro blog sulle strategie di marketing dei promotori del progetto "OltreLario":

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https://bellagiosanprimo.com/2024/01/04/progetto-oltrelario-le-strategie-di-marketing-politico-poggiano-su-unoperazione-di-greenwashing/

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https://bellagiosanprimo.com/2023/12/08/esortiamo-il-sindaco-di-bellagio-a-chiarire-le-eventuali-modifiche-al-progetto-oltrelario/
 

✅ Altri articoli sulla sostenibilità dell'innevamento artificiale e sui cambiamenti climatici:

👇

https://bellagiosanprimo.com/dicono-della-montagna/


✅ Progetto "OltreLario", fact checking in breve:

👇

https://bellagiosanprimo.com/fact-checking-in-breve/

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Cosa è il "fact checking"?

Si tratta di una pratica, utilizzata principalmente nel giornalismo, ma non solo, che permette di accertare la veridicità e la correttezza delle informazioni. Il fact checking è un procedimento di verifica, che mira a stabilire se sia vero o falso il contenuto di una notizia o di una dichiarazione, utilizzando e valutando tutte le fonti rilevanti.

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Perchè il "fact checking"?

Il procedimento di verifica dei fatti e la sua consapevolezza sono molto importanti, poiché limitano la circolazione della disinformazione. La mancanza di verifica delle notizie può portare a considerare le notizie false come se fossero veritiere e corrette. È importante verificare sempre le notizie e le fonti a sostegno di esse per migliorare la qualità dell'informazione, che viene diffusa dai media.


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