Dopo le inchieste giornalistiche delle celebri testate internazionali "The Telegraph" ed "Euronews", la campagna "Salviamo il Monte San Primo" guadagna anche i riflettori della stampa americana, svizzera e tedesca.

La giornalista americana Barbie Latza Nadeau ha scritto un articolo-inchiesta su "Cable News Network (CNN)" col titolo <<Una ex-stazione sciistica italiana, chiusa a causa del cambiamento climatico, progetta la riapertura con l'innevamento artificiale. Ma, non tutti sono d'accordo>>. Eccone un estratto: <<Il Coordinamento "Salviamo il Monte San Primo" ha molte preoccupazioni riguardo alla sostenibilità del progetto di rilancio turistico "OltreLario", che vanno da quella ambientale a quella viabilistica. Invece di realizzare nuovi parcheggi, gli attivisti insistono sul fatto che sarebbe più sostenibile investire nei trasporti pubblici. Invece di innevare artificialmente le piste da sci, vorrebbero migliorare la manutenzione dei sentieri escursionistici, poiché gli inverni più caldi e più brevi comportano una stagione escursionistica più lunga.>>.

Il giornalista svizzero Marcello Pelizzari ha firmato un articolo su "Corriere del Ticino" col titolo <<Il Monte San Primo, la montagna della discordia a due passi dal Ticino>>. Di seguito un passaggio: <<Continua a far discutere il progetto di riattivare gli impianti sciistici sulla montagna, che domina le rive del Lago di Como e Bellagio: da una parte le Autorità, insensibili di fronte al cambiamento climatico, dall'altra il Coordinamento "Salviamo il Monte San Primo" , formato da trentatré Associazioni civiche, che ha bocciato l'iniziativa.>>.

Il giornalista tedesco Robin Dittrich ha scritto un pezzo su "Merkur" col titolo <<Un noto ex-comprensorio sciistico sul Lago di Como vuole riaprire - e incontra resistenza>>. Eccone un passaggio: <<Sarà di circa cinque milioni di euro il costo previsto per riaprire l'ex comprensorio sciistico sul Monte San Primo. Ma, gli ambientalisti sono tutt’altro che entusiasti del progetto e si oppongono.>>.

Chissà se, stimolate dal clamore mediatico internazionale, la Comunità Montana del Triangolo Lariano e il Comune di Bellagio si mostreranno, finalmente, più disponibili al dialogo ed al confronto con la cittadinanza attiva.

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