Nonostante le forti critiche, salgono a oltre 5 milioni di euro i costi dell'assurdo progetto per lo sci a bassa quota sul Monte San Primo! Risultano confermate con una nuova delibera le azioni di intervento per i tapis roulant e per l'innevamento artificiale delle piste da sci. Ma, è cambiata la ripartizione delle spese tra la Comunità Montana del Triangolo Lariano e il Comune di Bellagio.
Incredibile, ma vero: la Comunità Montana del Triangolo Lariano e il Comune di Bellagio aggiungono altri soldi pubblici per lo sci di massa sulla montagna lariana, confermando la realizzazione di nuovi impianti di risalita e di innevamento artificiale a bassa quota! Non solo, non sono messe in discussione le azioni di intervento, previste dal precedente 'Progetto di fattibilità tecnica ed economica' (approvato nel 2022 dalla stessa Comunità Montana e dal Comune di Bellagio), ma addirittura sono stanziate altre centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici con una nuova delibera! E' quanto abbiamo appurato, esaminando la risposta alla richiesta di accesso agli atti (pervenuta dopo ben un mese di attesa!), inerenti ad una delibera approvata lo scorso Aprile dalla Giunta esecutiva della Comunità Montana del Triangolo Lariano, che rivede parzialmente l'Accordo di programma con il Comune di Bellagio per il cosiddetto progetto di 'rilancio turistico' del Monte San Primo. Abbiamo saputo, così, che le principali azioni di intervento del progetto sono state tutte riconfermate, addirittura con un aumento delle cifre stanziate!
Altro che 'mistificazione da parte degli ambientalisti', come è stato più volte rinfacciato al Coordinamento 'Salviamo il Monte San Primo' (formato da ben 35 associazioni) dai promotori del dissennato progetto "OltreLario". Come risulta dalla lettura della nuova delibera, viene riconfermato, di fatto, quanto previsto nel precedente 'studio di fattibilità', aggiungendo addirittura altri fondi pubblici: ai 5 milioni di euro già stanziati in precedenza, sono stati ora aggiunti altri 100 mila euro dalla Comunità Montana e altri 150 mila euro dal Comune di Bellagio!
Ma, tutti questi soldi (pubblici, lo ripetiamo) per fare cosa? Confermatissima, purtroppo, la parte relativa agli impianti di risalita e di innevamento artificiale delle piste da sci, contrariamente a quello che finora ha dichiarato il Sindaco uscente di Bellagio alla stampa locale e alle televisioni nazionali, accusandoci più volte di 'mistificazione' e 'falsità'. Infatti, su un totale di oltre 5 milioni di euro, più di 2 milioni (2.285.000 per la precisione) sono destinati alla riqualificazione delle piste da sci (quindi, non di una sola pista 'Baby', come più volte dichiarato dal Sindaco di Bellagio) e alla realizzazione di almeno 3 tapis roulant, dei cannoni sparaneve e dell'annesso invaso artificiale, più altre opere connesse. Assistiamo, quindi, ad un imperterrito tirare dritto della Comunità Montana e della Giunta Comunale di Bellagio, con quest'ultima che ha approvato la modifica dell'Accordo di programma solo lo scorso 29 Maggio, in piena campagna elettorale e a pochi giorni dalle elezioni amministrative!
Oltretutto, abbiamo scoperto che il Quadro economico allegato alla Delibera della Giunta di Bellagio (approvata il 29.05) è diverso da quello approvato dalla Comunità Montana (il 18.04). Per quale motivo? I due Enti non hanno le idee chiare tra loro sui costi delle opere oppure su come sperperare i soldi pubblici? Ad esempio, la Comunità Montana prevede di spendere 328.606,81 euro di soldi pubblici, allo scopo di realizzare il bacino di accumulo per l'innevamento artificiale. Invece, il Comune di Bellagio prevede di spenderne 420.506,82. Tra le due cifre c'è una differenza di ben 121.409,43 euro. Ancora, la Comunità Montana prevede di spendere 789.247,94 euro di soldi pubblici per l'acquisto e la posa in opera dei tapis roulant. Invece, il Comune di Bellagio prevede di spenderne 629.453,74. Tra le due cifre c'è una differenza di ben 159.794,2 euro.
In definitiva, scopriamo con sconcerto che le Istituzioni locali vanno avanti imperterrite nel disastroso progetto, nonostante l'assurdità di prevedere nuovi impianti sciistici ad una quota compresa tra 1.100 e 1.300 metri, quando è certo che nevicherà sempre meno al di sotto dei 2.000 metri. Anche l'innevamento artificiale sarà sempre più oneroso, visto che, difficilmente, si raggiungeranno temperature intorno agli zero gradi centigradi per 'sparare' la neve e per conservare il manto nevoso sulle piste da sci. Infatti, come ci ricordano i climatologi, il riscaldamento globale farà innalzare ancora di più le temperature globali, con sempre meno neve e sempre meno freddo. Possiamo, quindi, affermare che la Comunità Montana del Triangolo Lariano e il Comune di Bellagio si dimostrano, ancora una volta, refrattari al buon senso e alla scienza, oltre che impermeabili alle forti critiche, giunte non solo dal nostro Coordinamento, ma anche da migliaia di cittadini e dalla stampa a livello sia locale sia nazionale sia internazionale.
Quello che da più parti è stato definito l'"assurdo progetto del Monte San Primo", è diventato un emblema internazionale di spreco di denaro pubblico per un intervento che disconosce totalmente i dati inequivocabili delle scienze della Terra e dell'economia, considerato che si vogliono realizzare opere e impianti anacronistici (quelli per le piste da sci con innevamento artificiale), con grande spreco di denaro pubblico e con pesanti ripercussioni sull'ambiente montano. Come Coordinamento 'Salviamo il Monte San Primo' continueremo nella nostra azione per contrastare l'assurdo progetto, fintantoché il progetto non sarà messo in discussione!
🔗 Gli estratti delle delibere della Comunità Montana del Triangolo Lariano e del Comune di Bellagio sono disponibili nella pagina dedicata del nostro sito Web: "Homepage > Documenti > OltreLario > Gli atti".