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Anche a Bellagio si festeggia il “Pesce d’Aprile”
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Anche a Bellagio si festeggia il “Pesce d’Aprile”


In occasione del primo di Aprile si fanno scherzi in molti Paesi del mondo. In Francia, ad esempio, per il "Poisson d'Avril" si è soliti attaccare dei pesci di carta sulla schiena di amici e colleghi di lavoro, per poi controllare quanto tempo impiegano ad accorgersene. In molti Paesi di origine anglosassone, invece, il primo di Aprile si definisce "April fool's day", perché si fa riferimento ai folletti che animavano le corti dei nobili. E a Bellagio? Nella "Perla del Lario" gli scherzi si fanno agli attivisti, che «si autoproclamano difensori esclusivi dell'ambientalismo». 


E' ormai trascorso un mese dalle ultime dichiarazioni del Sindaco di Bellagio, a proposito del dissennato progetto "OltreLario", che prevede la realizzazione con soldi pubblici di nuovi impianti di risalita e di innevamento artificiale al San Primo. Poche parole, proferite ad un giornale locale, con cui egli afferma, tra l'altro, di avere «sempre mantenuto la più ampia disponibilità al dialogo con tutti». 


Rinunciando a mettere in dubbio la veridicità di questa affermazione e volendo trasmettergli un messaggio di fiducia e di speranza, il Coordinamento “Salviamo il Monte San Primo” gli aveva prontamente recapitato una lettera di invito per chiedergli gentilmente di fissare un incontro a breve, in cui confrontarsi in merito alla progettualità riguardante il Monte San Primo.


Purtroppo, dopo che è passato tutto questo tempo senza ricevere la benchè minima risposta, bisogna ironicamente prendere atto che si trattava di un "Pesce d'Aprile". È una tradizione che dovrebbe far sorridere: è divertente, ogni tanto, abboccare all'amo e sorprendersi creduloni. Fidarsi, infatti, non è sempre e solo sinonimo di ingenuità, ma è anche una virtù, perché dimostra la capacità di saper dare fiducia, alimentando la speranza. Tuttavia, decisamente meno spassoso è il muro invalicabile di indifferenza e insensibilità, innalzato dai politici coinvolti nel progetto allo scopo di ignorare le instancabili richieste di confronto, da parte della cittadinanza attiva. 


Ma, senza la capacità di dare fiducia, la speranza non può esistere, e se non esiste la speranza, non può esistere nemmeno un futuro. Siccome noi tutti crediamo fermamente in un futuro di frequentazione sostenibile e realmente virtuoso per il Monte San Primo, continueranno senza sosta le iniziative, messe in atto dal Coordinamento a difesa del San Primo, facendo nuovamente appello al buon senso dei promotori del progetto, affinchè si adoperino davvero per costruire una Comunità Montana più sostenibile e virtuosa, insieme alle Associazioni civiche ed ai cittadini.


🔗 Riguardo all'articolo citato, è disponibile un link nella pagina del nostro sito Web, dedicata alla rassegna stampa locale : "Homepage > Dicono di noi > Rassegna stampa locale".


🔗 Le lettere inviate agli "Amministratori" del San Primo sono disponibili nella pagina dedicata del nostro sito Web: "Homepage > Documenti > Inviti".